Il panorama espositivo, una specie di wunderkammer contemporanea, comprende tra gli altri lavori, le vetrate dipinte e incise che Paolo Canevari realizzò nel 1993 sulla finestra della Società lunare romana e, sempre del ’93, le cartoline ridipinte di Valentina Coccetti; il “Carillon” di Sabina Mirri con opere inedite sul tema del coniglio dal 1977 ad oggi e, su analogo soggetto, un piccolo gruppo di sculture dorate di Vettor Pisani; l’agnello mistico di Bruno Ceccobelli accanto alle visioni favolistiche e poetiche di Maria Bussmann, Paola Gandolfi, Michael Ziegler, Bernd Koller, Heidi Robin Kennedy, Masao Yamamoto, Felice Levini, Sandra Vasquez de la Horra, Giuseppe Gallo, Gianni Dessì; le creature ibride e perturbanti di Alberto Savinio, Myriam Laplante, Cristina Falasca, Andrea Fogli, con il “gattocane” di Annamaria Heinreich che Peter Stein tiene sulla tavola per farsi compagnia quando mangia da solo, e un disegno dal libro “Bestie”(anch’esso in mostra) di Giuseppe Salvatori, un vasto bestiario che accompagna l’omonimo testo di Federigo Tozzi, pubblicato non a caso in piena Prima Guerra Mondiale.… non fermarti, leggi tutto l’articolo »